Di Alizah Farooqi
Con i mega-influencer che guadagnano fino a 25.000 dollari per un singolo post su Instagram, è facile per i brand lasciarsi coinvolgere nel fare tutto il necessario per accaparrarsi la più grande star dei social media per le prossime campagne. Senza chiari punti di confronto, tuttavia, le tariffe salariali possono essere difficili da negoziare e il coinvolgimento può essere ancora più difficile da decifrare. Un nuovo software chiamato Winston mira a gestire le partnership tra influencer e brand in modo più efficiente e misurabile.
Winston è stato creato da Authentic Brands Group, che possiede 32 marchi tra cui Aéropostale e Juicy Couture. Integrato in Instagram, il software consente ai team di marketing di questi marchi di filtrare gli influencer, controllandoli automaticamente per assicurarsi che i loro contenuti siano in linea con l'estetica del marchio in questione. Dopo la firma di un contratto, gli influencer utilizzano il software per condividere il contenuto che intendono pubblicare; il marchio quindi approva il contenuto e fornisce il pagamento. Dopo il post, una pagina di reporting in stile Google Analytics ne tiene traccia la portata e le interazioni.
Una misurazione accurata è fondamentale nell'influencer marketing, poiché gli influencer con un ampio seguito non sempre generano una grande ricompensa per i brand. In repliche orologi , gli account Instagram con un numero compreso tra 70.000 e 2,5 milioni di follower generano un aumento del coinvolgimento deludentemente basso – inferiore al 10%, secondo il rapporto di L2 sulla misurazione dell’impatto degli influencer. Winston potrebbe offrire ai marchi l’opportunità di valutare in modo più approfondito gli influencer di medio livello prima di firmare contratti con loro; potrebbe anche portare a un cambiamento nel modo in cui vengono calcolati i contratti, che spesso dà una priorità eccessiva al conteggio dei follower rispetto al coinvolgimento.
Il sistema automatizzato di Winston potrebbe anche aiutare i marchi a evitare influencer che si destreggiano tra troppe partnership. La promiscuità degli influencer spesso porta alla percezione che la loro difesa non sia autentica, una situazione perdente per i brand che scommettono molto su questo tipo di marketing.
Non è chiaro come esattamente il nuovo software giudicherà l'estetica e come creazione di Authentic Brands Group, la sua portata rimane limitata. Tuttavia, questo è un passo nella giusta direzione quando si tratta di affrontare il fatto che le partnership tra influencer e brand sono un business completo per entrambe le parti e meritano di essere trattate come tali.
Originariamente pubblicato su www.l2inc.com.
